Cavalli che mangiano in passeggiata


Vi è mai capitato di far mangiare un po’ di erba al vostro cavallo quando siete in passeggiata?

Vi è mai capitato invece che il vostro cavallo si fermi a mangiare l’erba in passeggiata senza che voi glielo abbiate chiesto??

E’ un problema oppure no ???

Parlando e incontrando diversi cavalieri ho appreso che per tanti questo comportamento non è un problema, per certi invece diventa un’abitudine fuori controllo a cui non sanno più porre rimedio.

Per me lasciare che il cavallo mangi in passeggiata è una scelta… da valutare!

A mio parere ognuno di noi, se non reca danni a persone o ad animali,  è libero di intendere e di praticare l’equitazione come meglio crede, ma ritengo che con i cavalli bisogna fare particolare attenzione a quello che si fa.

Alcune abitudini apparentemente innocue si possono trasformare in cattive abitudini, anche pericolose e far mangiare i cavalli in passeggiata potrebbe rivelarsi una di queste.

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Sono arrivato a questa conclusione per esperienze vissute e perché ho osservato come questa azione viene vissuta dai cavalli.

Per un cavallo mangiare o in questo caso pascolare è la cosa più naturale del mondo e quando ne ha la possibilità è anche uno dei suoi principali pensieri. Da qui, si può capire che tutte le volte che si trova davanti a del cibo è suo istinto voler mangiare.

Se questa occasione gli si presenta in passeggiata quando lo portiamo in mezzo alla natura e lasciamo che la sua attenzione si sposti da noi, la sua mente verrà attirata inevitabilmente da quello che potrebbe mangiare. Non oltre, se siamo proprio noi a fermarci per fargli fare qualche pausa culinaria, lo porteremo sempre più ad aumentare questo desiderio.

Questo desiderio apparentemente innocuo, inizia a essere un problema quando il cavallo lo prende come un vizio a cui non vuole rinunciare e inizia autonomamente a decidere quale sia il momento per soddisfarlo.

Una volta mi è capitato di vedere un cavallo fermarsi improvvisamente dal galoppo e abbassare testa e collo per mangiare dell’erba appetitosa che aveva visto, con l’inevitabile rovinosa caduta del malcapitato cavaliere.

Un’altra situazione a cui mi è capitato di assistere è stata una zuffa a calci tra cavalli durante un trekking, perché un gruppetto di cavalieri si era fermato su un prato a far mangiare i cavalli molto vicini tra di loro.

Il risultato fu un cavallo ferito e la frattura del ginocchio di un cavaliere.

Questi alcuni esempi ma potrei citarne molti altri anche bizzarri e divertenti, come ad esempio scene di ‘litigio’ con le redini per tirare su la testa del cavallo da terra finite con la caduta del cavaliere in una pozzanghera o ancora scene di cavalli che hanno percorso centinaia di metri trascinando rami d’albero incastrati tra la bocca e la testiera. Ecc. ecc.

Episodi comunque che dovrebbero far riflettere sulla scelta di far mangiare il cavallo in passeggiata, perché questa comune abitudine potrebbe trasformarsi in qualcosa di molto pericoloso o anche semplicemente fastidioso.

Trovo infatti decisamente fastidioso montare un cavallo che mentre è in passeggiata abbassa o gira il collo continuamente alla vista di qualcosa di commestibile, anche se si tratta semplicemente di rami, foglie, bacche o chissà cos’altro. Ed è anche fastidioso per gli altri, se ci si trova in una passeggiata di gruppo, avere un cavallo che ogni tot metri improvvisamente si blocca per accaparrarsi qualcosa, in particolare se si è disposti in fila indiana.

Come fare allora per evitare che questa situazione sfugga di mano??

Il mio primo consiglio è quello di evitare che il mangiare in passeggiata diventi un’ abitudine in ogni passeggiata. Evitare cioè di lasciar pascolare i cavalli mentre siamo in sella ogni volta che usciamo. Concedere questa libertà al cavallo raramente, in totale sicurezza e meglio ancora se da terra.

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Il secondo consiglio, molto importante, è quello di non lasciare il cavallo in completa autonomia ma di richiamare la sua attenzione spesso. Fare cioè in modo che non si distragga sull’ambiente esterno ma che resti concentrato alle nostre richieste. Questa, che dovrebbe essere una regola generale, in passeggiata si rende ancor più necessaria in diverse situazioni.

Se per il cavallo mangiare in passeggiata è già diventata un’abitudine, dobbiamo correggerlo ogni volta che tenta di farlo di sua iniziativa. Il miglior metodo è quello di fargli eseguire qualche esercizio intenso e impegnativo ogni volta che si distrae per mangiare e lo fa di sua spontanea volontà.

Il miglior esercizio per me è quello della flessione laterale con arrotondamento alla gamba.

Clicca QUI se vuoi approfondire l’esercizio in sella: arrotondamento alla gamba

Quando devo correggere un cavallo che ha l’abitudine di fermarsi a mangiare, lo lascio avanzare a redini lunghe e aspetto che afferri qualcosa con la bocca. Appena lo fa gli faccio fare un arrotondamento alla gamba al trotto molto sostenuto sia a destra che a sinistra per qualche minuto, e poi lo lascio di nuovo avanzare a redini lunghe.

Se il cavallo ha il coraggio di afferrare di nuovo qualcos’altro, ripeto l’operazione fino a quando lasciato di nuovo libero non pensa più al cibo.

Trovo questa tecnica molto più efficace di qualsiasi punizione fisica o di tante parole di richiamo urlate al vento.

In conclusione, per  evitare che il mangiare in passeggiata diventi qualcosa che va fuori controllo, dobbiamo fare attenzione a come abituiamo il cavallo. Dobbiamo concedergli raramente questa libertà e abituarlo a mantenere l’attenzione su di noi.

La fortuna è che i cavalli possono pensare a una sola cosa per volta e la verità è che se pensano a ‘collaborare’ con noi non gli avanza tempo per pensare ad altro.  🙂

 

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Informazioni su gabrielecavallin

Tecnico federale di 2° livello di equitazione americana e trainer che per passione personale studia e pratica i metodi moderni di comunicazione con il cavallo. Le sue fonti di ispirazione sono Monty Roberts, John Lyons, Pat Parelli e Clinton Anderson in particolare, ovvero i migliori addestratori dei metodi così detti naturali.

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