Pulire gli zoccoli con metodo


NO FEET NO HORSE ” (niente piedi – niente cavallo)

Un proverbio inglese, per evidenziare quanto poco conti la prestanza fisica di un cavallo, se non possiede quattro zoccoli sani a sostenerlo.

Per salute dello zoccolo, non si intende solo un piede privo di malattie, tipo la laminite, la navicolite, il tarlo, le setole ecc; ma si considerano anche altri aspetti, come la giusta consistenza della parte cornea, la forma del piede, il pareggio , la ferratura e una regolare crescita dell’unghia.

La cura e la pulizia dello zoccolo, fanno parte della gestione a terra del cavallo e rientrano in quelle azioni da scuderia quotidiane, che se eseguite correttamente, diventano buone abitudini e contribuiscono a mantenere sani i piedi dei cavalli.

Nel metodo Gabrielecavalli, anche questa azione abitudinaria e apparentemente scontata, viene eseguita con particolari attenzioni.

  • Iniziamo dall’anteriore sinistro e posizioniamoci di fianco al cavallo, facendo attenzione a mantenere le nostre gambe e i nostri piedi paralleli.
  • Chiediamo al cavallo di sollevare l’arto premendo con le dita sulla castagna o meglio ancora, abituiamo il cavallo a presentarci lo zoccolo, picchiettando gentilmente con un dito dietro al ginocchio.
  • Afferriamo ora l’arto sollevato appoggiando bene il palmo della mano aperta, vicino alla corona, per dare un buon sostegno al cavallo, permettendogli di stare perfettamente in equilibrio anche su tre gambe. Questo aspetto, (dare un buon sostegno) è molto importante, perché è una delle cause più frequenti, nell’indurre i cavalli a sottrarre l’arto dalle nostre mani.
  • Prendiamo ora il nettapiedi, dalla tasca posteriore dei pantaloni e puliamo bene lo zoccolo, seguendo le scanalature della suola e del fettone, utilizzando l’uncino dall’alto verso il basso per rimuovere tutto lo sporco. Non utilizziamo mai il nettapiedi dal basso verso il tallone del cavallo, per evitare ogni possibilità di ferirlo accidentalmente.
  • Finita la pulizia, appoggiamo l’arto a terra senza farlo sbattere.
  • Passiamo ora al posteriore sinistro.La procedura è la stessa, ma invece che premere sulla castagna, stringiamo leggermente con la mano, la punta del garretto per far alzare l’arto.
  • In aggiunta al palmo della mano, per i posteriori è molto importante dare un buon sostegno, appoggiando l’arto del cavallo sopra alla coscia della nostra gamba. La posizione giusta è quando la nostra gamba sostiene quella del cavallo, anche se molliamo le mani.

Finiamo la pulizia dei piedi facendo il giro del cavallo. Posteriore destro -anteriore destro.

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Ho letto su qualche libro di storia, che in cavalleria nell’esercito, capitava che i cavalli venissero legati molto vicini uno a fianco all’altro e che i soldati per non ostacolarsi tra di loro, pulissero gli zoccoli dei lori destrieri, restando sempre sullo stesso lato, facendogli incrociare le gambe. Questa è una cosa che mi ha affascinato molto e che ho adottato saltuariamente anche con i miei cavalli per poi inserirla nel metodo e consigliarla a tutti.

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Non è solo un’alternativa a un gesto quotidiano, ma anche un modo per testare se il nostro cavallo è rilassato quando lo maneggiamo. Esercita il cavallo ad assecondare le nostre pressioni senza tentare di sottrarsi e soprattutto lo abitua a pensare e a non reagire solo d’istinto, quando si trova in situazioni difficili!

 

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Informazioni su gabrielecavallin

Tecnico federale di 2° livello di equitazione americana e trainer che per passione personale studia e pratica i metodi moderni di comunicazione con il cavallo. Le sue fonti di ispirazione sono Monty Roberts, John Lyons, Pat Parelli e Clinton Anderson in particolare, ovvero i migliori addestratori dei metodi così detti naturali.

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