Pressione ritmica


Essere naturali con i cavalli non significa comportarsi con disinvoltura in modo umano, ma significa capire come i cavalli comunicano tra di loro e avvicinarsi il più possibile a quel modo.

Essere istintivi non equivale sempre  a farsi comprendere. Dialogare ed essere efficaci potrebbe non essere istintivo ma richiedere studio, tecnica, esercizio ed esperienza.

Molti metodi di addestramento si pongono risultati e principi diversi tra di loro e per questo motivo sono differenti, ma tutti misurano la loro validità sull’essere efficaci.

Per questo motivo è importante saper riconoscere quando un aspetto di un determinato metodo va perfezionato o modificato se non produce risultato.

In questi video ho voluto evidenziare  come alcune tecniche molto conosciute diventino inefficaci se non adattate e modificate in base alle risposte ottenute.

Pressione costante e pressione ritmica sono due concetti molto comuni in molti metodi ma in particolare nella pressione ritmica, l’insufficiente espressione di alcuni particolari può rendere debole o impreciso il messaggio che si vuol fare arrivare al cavallo.

L’essere teatrali nell’uso del linguaggio del corpo, attivare una dinamica energetica, marcare i movimenti a ritmo ed essere progressivi, sono gli elementi chiave su cui perfezionarsi per migliorare questo tipo di tecnica e conoscenza.

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Informazioni su gabrielecavallin

Tecnico federale di 2° livello di equitazione americana e trainer che per passione personale studia e pratica i metodi moderni di comunicazione con il cavallo. Le sue fonti di ispirazione sono Monty Roberts, John Lyons, Pat Parelli e Clinton Anderson in particolare, ovvero i migliori addestratori dei metodi così detti naturali.

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