La capezza in corda


La capezza in corda ha origini antiche e venne usata da popoli con profonde conoscenze e tradizioni equestri, non a caso viene utilizzata oggi dai migliori addestratori e soprattutto da chi conosce i benefici del suo utilizzo.

Importante è la scelta dei materiali e il criterio di manifattura. Capezze di buona qualità, solitamente sono realizzate con cordini nautici, molto resistenti e allo stesso tempo leggeri. Inoltre i nodi con cui viene assemblata, devono essere posizionati in punti cardine, che corrispondano a zone precise della testa del cavallo.

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Questa capezza infatti, permette di trasmettere le sollecitazioni con precisione, mettendo o togliendo pressione sul muso e sulla nuca del cavallo, in base a quello che vogliamo trasmettere.

Le nostre mani agiscono tramite una corda (preferibilmente per uso nautico anche questa) attaccata alla capezza ed è importante che i materiali che usiamo, riescano a trasferire le nostre sollecitazioni fino alla testa del cavallo.

Esistono però in commercio, diversi modelli e la maggior parte di quelle che troviamo nelle sellerie, non sono fatte con buoni materiali e i nodi cardine spesso non svolgono la loro funzione correttamente. Per l’acquisto bisogna rivolgersi a degli artigiani o a siti on-line per la vendita di attrezzature “naturali”.

Questo tipo di capezza infatti, ci permette di comunicare con facilità le nostre intenzioni, facendo percepire all’animale ogni piccolo movimento e viene chiamata capezza ‘naturale’.

Essendo fatta in corda non molto spessa, per il cavallo è molto leggera da portare, ma al tempo stesso, lo abitua a non appoggiarsi per tirare o porre resistenza. Capezze tradizionali invece, spesso realizzate in nylon o rivestite di spugne, offrono al cavallo la possibilità di appoggiarsi comodamente per contrastare le pressioni e inoltre hanno un basso livello di trasmissibilità delle sollecitazioni.

Per un corretto utilizzo, la capezza in corda va indossata come un bosal, ne troppo alta, ne troppo bassa e bisogna imparare a fare il nodo giusto per chiuderla.

Un’ottima scelta per il nostro cavallo, indispensabile in ogni situazione e soprattutto per il lavoro da terra con la corda.

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Informazioni su gabrielecavallin

Tecnico federale di 2° livello di equitazione americana e trainer che per passione personale studia e pratica i metodi moderni di comunicazione con il cavallo. Le sue fonti di ispirazione sono Monty Roberts, John Lyons, Pat Parelli e Clinton Anderson in particolare, ovvero i migliori addestratori dei metodi così detti naturali.

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