Lavoro da terra del cavallo – Stare dietro al posteriore


Per il lavoro del cavallo da terra esistono cinque ‘zone’!

Cinque posizioni in cui ci mettiamo rispetto al corpo del cavallo per interagire con lui.

  • Zona 1 – Si trova davanti al muso del cavallo
  • Zona 2 – Interagisce con la testa e il collo
  • Zona 3 – Interagisce con le spalle e il tronco
  • Zona 4 – Interagisce con le anche e il posteriore
  • Zona 5 – Si trova dietro la coda del cavallo

In questo video ho voluto dimostrare alcuni esempi di lavoro e di desensibilizzazione in zona 5, quella che si trova dietro al posteriore del cavallo.

Ho voluto fare questa dimostrazione perchè per alcuni stare dietro al posteriore del cavallo risulta essere un tabù. Una posizione pericolosa e quindi assolutamente da evitare.

Ritengo invece che sia molto importante sapersi fare accettare dal cavallo in questa zona, soprattutto per aumentare la confidenza reciproca e stabilire un contatto che ci porti a lavorarere in sicurezza, con pochi rischi o imprevisti.

Con il giusto approccio e un corretto addestramento, lavorare in zona 5 deve risultare semplice e sicuro come in tutte le altre zone o posizioni.

Se vuoi approfondire questo argomento leggi QUI l’articolo: Lavoro da terra – Esercizio in zona 5

Lavorare in questa posizione ci permette di praticare alcuni esercizi a alla corda molto utili per migliorare le nostre abilità tecniche, aumenta le capacità nel lavoro in libertà ed è un ottima preparazione per il lavoro del cavallo a redini lunghe. 

Parte della fiducia e della confidenza che abbiamo con il cavallo dipende dal contatto e dalla desensibilizzazione che applichiamo nelle varie parti del suo corpo.

Per quanto riguarda la zona 5 il contatto avviene già con la cura e la pulizia della coda.

Con questa semplice ma non banale azione abituiamo il cavallo alla nostra presenza e iniziamo a prendere confidenza con i movimenti che può compiere con la coda o con gli arti per scacciare le mosche. Associandolo al movimento delle orecchie, capire se il cavallo ci sta minacciando o se sta solo tentando di cacciare le mosche è molto importante e ci serve a migliorare la comprensione del suo linguaggio del corpo.

Il secondo passo è quello della desensibilizzazione.

Dobbiamo fare in modo di togliere al cavallo tutte le paure che possono derivare dalla nostra presenza o dalla presenza di oggetti che si trovino dietro alla sua coda. Per fare questo dobbiamo praticare la desensibilizzazione tenendo presente che in posizione frontale e dietro al posteriore i cavalli possono avere dei punti ciechi. Punti cioè dove non vedono o non riescono a mettere a fuoco. E’ molto importante quindi l’uso della voce e il contatto progressivo.

Il lavoro vero e proprio per stare dietro al posteriore del cavallo arriva poi con gli esercizi da terra, dopo aver ottenuto un buon livello di confidenza con questi due primi punti.

Esercizi con pressione ritmica e pressione costante, come si può vedere nel video, sono alcuni esempi di quello che serve per la formazione di un cavallo attento e allo stesso tempo sereno, che risponde a livelli di pressione bassi, senza paure o resistenze.

Se vuoi saperne di più sulla pressione costante e la pressione ritmica, clicca QUI e leggi l’articolo:

Pressione costante – Pressione ritmica

 

Articoli correlati:

Condividi l'articolo!


Informazioni su gabrielecavallin

Tecnico federale di 2° livello di equitazione americana e trainer che per passione personale studia e pratica i metodi moderni di comunicazione con il cavallo. Le sue fonti di ispirazione sono Monty Roberts, John Lyons, Pat Parelli e Clinton Anderson in particolare, ovvero i migliori addestratori dei metodi così detti naturali.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *